giovedì 2 ottobre 2008

L'arte del (far) parlar d'altro


Da qualche tempo dopo le elezioni pare che in Italia siano scoppiati una marea di incredibili problemi da risolvere, problemi che fino ad allora non sembravano così pressanti.

Nemmeno dalle campagne elettorali.

In ordine sparso: la necessità del maestro unico alle elementari, l'improrogabilità del grembiule a tutti gli studenti, le impronte ai rom, la prostituzione sulle strade...

Tutte cose interessanti, per carità. Sia dal punto di vista etico che culturale.

E noi lì, tutti a discuterne, ognuno con le proprie ragioni, le sue convinzioni: è giusto, non è giusto, ci vuole disciplina, ci vuole tolleranza, si risolverà il problema, non si risolverà, è la strada giusta, è la strada sbagliata, e così via.

Tutto in nome del dialogo sereno e del confronto. In pace e in amicizia.

Qual'è il problema in questo clima idilliaco?

Il problema è: a quanti di voi uno dei suddetti temi interessa realmente? Quanti di voi hanno scelto che schieramento votare a seconda di questi temi?

Quanti di voi ritengono prioritario allo stato attuale del paese (crisi latente) togliere le prostitute dalle strade? O quanti ritengono che nonostante l'aumento iperbolico dei prezzi dei beni sia utile parlare di grembiuli nelle scuole?

Più esplicitamente?

Che ve ne frega (o quanto ve ne frega) di questi temi? Immagino poco.

In ogni caso sicuramente alla maggior parte degli italiani interessano poco. Molti sondaggi effettuati (ad esempio http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/) danno un idea ben precisa dei temi di maggior interesse per gli italiani.

Costo della vita. Lavoro e disoccupazione. Rilancio dell'economia.

Questi sono i temi che interessano agli italiani, anche perchè sono quelli che li toccano realmente nel vivo.

E' quindi utile domandarsi: quali sono le risposte che questo governo sta dando a questi temi? O, quanti dibattiti e tavoli condivisi sono stati aperti su questi temi?

La risposta ad entrambe le domande è nessuno.

La realtà purtroppo è che questo governo non ha alcun interesse a parlare o a risolvere alcuno dei suddetti problemi.

Le priorità del presidente del consiglio (quelle vere, non i grembiulini o le prostitute) sono sempre le solite: bloccare gli ennesimi processi saltati fuori a suo carico, e salvare la sua roba.

Mentre il paese va a rotoli lui propone le seguenti riforme:

  • blocca processi, cioè bloccare 100000 processi ritenuti "di poca importanza" (compreso il suo) a favore di altri "di maggior allarme sociale"
  • lodo Alfano, cioè dare l'impunità completa alle più alte cariche dello stato (compreso lui) da qualunque processo penale
  • leggine salva rete 4, per salvare nuovamente rete 4, che da anni doveva sloggiare sul satellite, anche dopo le sentenze della corte europea e del consiglio di stato italiano
  • eccetera...

Tuttavia sa bene che i suoi elettori questa volta non gli perdonerebbero ciò che aveva fatto gli scorsi 5 anni, cioè i fattacci suoi.

Quindi, ecco quà il diversivo! Grembiuli nelle scuole, impronte ai rom, via le prostitute dalle strade.

Ci butta in pasto cose su cui discutere, che nemmeno si sà se verranno presentate in parlamento, o attuate realmente, e se avranno o meno una reale efficacia.

Quello che conta, è far parlare d'altro.

Tenere lontano gli occhi della gente mentre lui fa ciò che sa meglio fare: i suoi interessi.

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